Boicottiamo Miss Italia? Sì, grazie!

E’ cominciato, come ogni anno dall’ ormai lontano 1939, il concorso di bellezza – programma televisivo  “Miss Italia”: centinaia di ragazze si “sfidano” per diventare “la più bella” del nostro Paese per un anno intero… ma ragioniamoci su.
In Italia abbiamo davvero bisogno di un programma televisivo (sulla tv pubblica, per giunta, al pari di “Veline” sulla Mediaset!) che svilisca la donna, il suo corpo e il suo ruolo nella società?

Non si tratta solo di trasmettere il messaggio che una donna possa aspirare a farsi conoscere e a fare carriera solo grazie al suo aspetto fisico, né alla canonizzazione stereotipata della bellezza: “Sei bella SOLO se corrispondi a determinati parametri: se sei alta così, se pesi così, se hai questa taglia e non quell’altra, se sorridi in quel modo…”; ma riguarda proprio una serie di umiliazioni e prevaricazioni continue, pensate e “costruite” ad hoc, per far risultare le concorrenti inette, stupide ed incapaci, come a voler dimostrare, davanti a milioni di telespettatori, l’incapacità delle donne (di tutte le donne italiane, in quanto queste ragazze ne dovrebbero essere la rappresentazione) nello svolgere qualsiasi azione.
“Qualsiasi azione” richiesta loro dal conduttore o dalla conduttrice, aggiungerei, quasi a voler insinuare anche la loro totale incapacità nel pensarne di proprie.

Mi domando allora, come Lorella Zanardo nel suo documentario “Il corpo delle donne” (che potete trovare qui [click]), come mai si subiscano passivamente tutte queste imposizioni e violenze, come mai non si crei un’indignazione tanto profonda nel vedere un altro essere umano così umiliato e mortificato, da far nascere, anche in chi manda in onda certi programmi, un moto di rifiuto e di ribellione.

Dov’è il rispetto che tanto ci auspicano?
Come pensiamo di riceverlo da chi vive intorno a noi, se l’esempio della donna che viene proposto dalla televisione (il mezzo di comunicazione più accessibile a tutti) è quello di un essere inferiore all’uomo e di “solo sfondo” ad un mondo e a carriere solo maschili?
Cominciamo a puntare i piedi e a pretenderlo, anche partendo dall’eliminazione di certi programmi!

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