Le donne viste dalle donne

Le pagine sessiste di Facebook

Tutte le persone iscritte a facebook sapranno che una delle opzioni proposte dal social network è quella di poter creare delle fanpage o dei gruppi su argomenti specifici di pubblico interesse a cui gli utenti possono iscriversi per rimanere aggiornati sulle novità.

In questi giorni, però, ho notato, con grande preoccupazione, dei link altamente sessisti proposti da alcune di queste: approfittando di pagine create su argomenti totalmente scevri da qualsiasi attinenza sessuale o sessista e seguite da migliaia di utenti, ecco comparire nelle homepage dei “fan” dei link dall’alto contenuto volgare e irrispettoso nei confronti delle donne.

Ditemi quale attinenza dovrebbe avere con l’argomento “fragole” un simile link:

Fortunatamente, numerosi utenti, dopo aver notato da parte dei gestori l’utilizzo della pagina per promuovere dei link chiaramente offensivi e lesivi nei confronti della dignità femminile e delle donne come persone, hanno protestato pubblicamente e abbandonato la pagina, passando da 705mila utenti a 696mila in una giornata.

Ultimamente facebook è stata al centro di numerose lamentele di censura: molti iscritti hanno raccontato di essersi visti cancellare immagini e commenti inerenti la politica italiana (magari contro il governo Berlusconi), contro il fascismo, immagini di sensibilizzazione per la prevenzione del cancro al seno e via discorrendo [qui potete trovare un articolo riferito ad una di queste censure].
Vorrei far notare, però, che sul social network continua ad essere lecito pubblicare immagini, pagine e gruppi inneggianti al nazi-fascismo (nonostante in Italia sia considerato un reato) e continuano a rimanere in bella vista di adulti e ragazz*, in pagine apparentemente innocue, immagini e link che promuovono questa immagine della donna:

 Sicuramente quest’onda di sessismo e stereotipizzazione estrema della donna in un social network frequentato da una fascia di età così vasta non aiuta a migliorare il ruolo e la considerazione che ne hanno gli uomini e i ragazzi. Probabilmente non aiuta neanche le donne stesse a rendersi conto della continua oggettivizzazione e colpevolizzazione di cui sono continue protagoniste.
Queste persone si rendono colpevoli di diffondere una cultura maschilista, offensiva e violenta che amplifica la considerazione delle donne come meri oggetti sessuali e come sottomesse al volere maschile.

Vi consiglio, d’ora in poi, di stare bene attent* a ciò che pubblicano le pagine e i gruppi a cui vi iscrivete su facebook, di boicottare quelle sessiste e segnalarle come offensive e lesive a chi di competenza.
Forse, cominciando a sentire più voci contrarie a questa politica del “lasciamo correre”, cominceranno a cambiare le cose…

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