Le donne viste dalle donne

Quei poveri uomini oppressi dalla Sindrome Premestruale

Adamo ed Eva e la cacciata dal Paradiso Terrestre? Colpa della sindrome premestruale di Eva!

La causa della distruzione e l’assedio di Troia? Anche Elena era incontentabile a causa della sindrome premestruale!

E l’insurrezione dei cittadini francesi e la conseguente decapitazione dei regnanti di Versailles? Causa della sindrome premestruale di Maria Antonietta e della sua incontenibile voglia di brioches!
Poveri uomini totalmente succubi di queste arpie con le mestruazioni e gli ormoni così capricciosi!

Quando ieri sera mi hanno parlato dell’esistenza di questa pubblicità e dell’applicazione che servirebbe agli UOMINI per tenere sotto controllo l’ovulazione e il momento del mese della propria compagna, non ci credevo. Tra me e me continuavo a ripetermi: “Non è possibile! Va bene la demenza, ma questo è troppo! Sarebbe addirittura una violazione della privacy!”

Allora, tralasciamo la totale ignoranza e mescolanza tra fatti storici reali e leggende mitologico-religiose del cortometraggio, ma, voglio dire… stiamo scherzando?
Chi ha prodotto lo sketch pubblicitario ha anche la convinzione che risulti simpatico e non solamente il prodotto di uno stereotipo profondamente idiota e sessista e che, tra l’altro, fomenta lo stalking ed il controllo della partner?

Ma con quale diritto un uomo dovrebbe usare un’applicazione per sapere se la partner sta ovulando o a che fase del ciclo si trova? E’ un’invasione grandissima della privacy di una persona! Quest’ultima, per quanto vicina a noi sia, deve scegliere LEI (e SOLO LEI) con chi condividere determinate informazioni personali come quelle mediche e sul proprio corpo! Nessuna di noi si sognerebbe di utilizzare un’applicazione per conoscere il tempo della formazione degli spermatozoi in un uomo!
Anche la scusa è delle meno originali: noi donne, in fase premestruale, siamo cattive, aggressive, senza cuore, incontentabili.

Un passo indietro per tornare “a bomba” alla storia dell’Isteria: nuovamente noi donne bollate come inattendibili ed in balìa di ormoni ingestibili perché abbiamo le mestruazioni, insomma… un diavolo in corpo!
Passando dall’antica Grecia, dove si pensava che il cervello delle donne fosse più piccolo e meno capace di quello dell’uomo e che l’utero vagasse nel corpo delle donne allegramente, definito dai medici “un animale nell’animale”, appunto; per poi ritrovare Charcot e le “sue” isteriche della Salpêtrière (interessante e consigliatissimo per capirne di più il libro di Didi-Huberman Georges: “L’invenzione dell’isteria. Charcot e l’iconografia fotografica della Salpêtrière” – Marietti Edizioni), dove le povere donne rinchiuse venivano trattate alla stregua di animali e fotografate in posizioni che ricordassero le tragiche eroine del teatro.

Che differenze notiamo oggi? Certo, le ricerche mediche ci hanno spiegato che il cervello delle donne lavora perfettamente e non è di minor intelligenza rispetto a quello maschile; è anche stato scoperto che l’utero non è “mobile”, né la causa di tutti i malesseri femminili. Però, nel quotidiano, ci viene ancora chiesto se “siamo mestruate” o, più spesso, se  abbiamo “le nostre cose” (e che cose saranno mai? Mah… non ci è dato saperlo. La parola “mestruazioni” a molti fa ancora tanta paura, a quanto pare!) solo se siamo un po’ più nervose o ci arrabbiamo per un motivo.

Mi auguro vivamente che Sanofi faccia un passo indietro e ritiri questa pubblicità vergognosa sulle donne e l’applicazione SOS-PMS per smartphone che incita al controllo e alla manipolazione delle donne.

One Comment

  1. La cosa sconcertante è che rimaniamo inconsapevoli di fornire continue informazioni personalissime a banche dati che potrebbero usarle (e le usano statene certi) con finalità non proprio legittime (ed a nostra insaputa)…
    Che dire? La tecnologia non sempre è “amica” degli esseri viventi altrimenti non avrebbero inventato le bombe e così via. Qualche esempio Ci offrono auto sempre più tecnologicamente avanzate e poi scopriamo che vengono profanate da hackers come nel caso della Toyota, VW, Tesia che possono provocare incidenti mortali (vedi link http://www.taxistory.it/wordpress/2014/05/04/pericolo-hackers-pronti-a-violare-le-centraline-delle-vostre-auto/). Compriamo prodotti alimentari e raccogliamo punti con tesserine magnetiche offerte dai supermercati e quei dati (ogni qual volta la cassiera registra alla cassa), diventano un canalizzatore di gusti per le campagne pubblitarie future. L’obiettivo è quello di massificare le vendite e indirizzare i prodotti… Tralascio il ragionamento sulla privazione del possesso del proprio denaro contante da parte delle banche con il sistema bancomat (che ci “concede mancette”) altrimenti diventa troppo complicato. Ora, e dopo facebook, le grandi lobby provano sul versante della sfera privatissima a raccogliere altre informazioni su di noi (ciclo mestruale)… Il “grande fratello” non ha mai cessato di lavorare per privarci di autonomia decisionale e, oggi, anche, di un periodo della nostra fragile e difficile (ma pur sempre bella) vita… che si sia arrabbiati o meno.

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